Lago di Occhito: per rilanciarlo si punti sui contratti di lago2 min read

Legambiente Molise con un flash mob sulle sponde dell’invaso chiede interventi a favore dell’area

Goletta dei laghi, la campagna di Legambiente per monitorare la qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri, rinnova il suo impegno anche in Molise, focalizzando la sua attenzione ancora una volta sull’imponente invaso artificiale che segna il confine tra la nostra regione e la Puglia: il lago di Occhito. I volontari dell’associazione del cigno si sono ritrovati in questo week end a Macchia Valfortore (CB) dove hanno esposto uno striscione per richiamare l’attenzione di cittadini e istituzioni sul destino dell’intera area dell’Occhito.

Il bacino artificiale, che si estende per circa 13 kmq, è ricco di biodiversità faunistica e floristica  non adeguatamente valorizzata in modo sostenibile a causa di una serie di problematicità tra cui una forte difficoltà a competere con altri territori sul piano dell’offerta turistica di carattere ecosostenibile, la mancanza di una identità territoriale condivisa e mancanza di una governance territoriale.

“Queste criticità mettono a dura prova le amministrazioni che spesso si trovano ad avere idee diverse di sviluppo per un’area indivisibile. Proprio per questo – affermano da Legambiente Molise – quello che noi proponiamo alla Regione Molise, ente che può deliberare in tal senso, è di aderire alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”.

I Contratti di Fiume e di lago sono strumenti di programmazione strategica e negoziata con l’obiettivo della tutela e corretta gestione delle risorse idriche e della valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico.

Perfettamente in linea con gli obiettivi delle normative europea in materia ambientale (Direttive 2000/60/CE, 2007/60/CE, 42/93/CEE, 2008/56/CEE) i contratti di fiume sono lo strumento idoneo per prevenire e ridurre l’inquinamento delle acque, per la protezione degli ecosistemi acquatici, per mitigare gli effetti di inondazioni e di siccità e per coordinare le azioni degli interventi previsti per l’attuazione delle direttive su nominate.

“Ad un anno esatto dalle iniziative poste in essere sul lago di Occhito con l’arrivo della goletta dei laghi di Legambiente a Macchia Valfortore, torniamo a ribadire la necessità di dare una scossa ad un’area dove le comunità sono pronte ad una prospettiva di sviluppo legato al turismo ambientale sostenibile e alla promozione di attività “open air”. Pertanto siamo sempre più convinti che ci sia  bisogno di una regia che solo l’ente regionale può dare, con azioni mirate al miglioramento dell’area e che possano tradursi in azioni concrete per sostenere le tante attività ricettive e agricole che sono sorte negli anni sulle sponde del lago”.

 

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